Conoscenze degli infermieri nell'assistenza a pazienti con ictus in situazioni di emergenza: un'indagine

Introduzione: in Italia, l'ictus è la seconda causa di morte dopo le malattie cardiache ischemiche, rappresentando il 9-10% di tutti i decessi ed essendo la principale causa di disabilità. A livello globale, l'Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce l'ictus ischemico come una delle principali cause di morte. Le statistiche europee indicano che l'ictus è la seconda causa di morte, con una mortalità significativa tra uomini e donne. Garantire un'assistenza di alta qualità nella fase acuta successiva a un ictus è fondamentale per i risultati clinici dei pazienti. Questo studio ha l'obiettivo di valutare le abilità degli infermieri nei reparti di Emergenza/Urgenza nella gestione dei pazienti colpiti da ictus, identificando eventuali lacune formative e la necessità di aggiornamenti tra questi professionisti sanitari.

Materiali e Metodi: è stata condotta un'indagine rivolta agli infermieri dei reparti di Emergenza/Urgenza nelle regioni Puglia, Marche e Piemonte. È stato utilizzato un questionario appositamente progettato basato sulle ultime linee guida SPREAD. Il sondaggio includeva tre sezioni: dati socio-demografici, domande a scelta multipla sulla teoria riguardante la gestione dell'ictus e domande qualitative riguardanti l'esperienza professionale e le necessità di formazione.
I dati sono stati raccolti in forma anonima da febbraio a marzo 2022 e analizzati utilizzando Microsoft Excel® e Google Sheets.

Risultati: il sondaggio è stato completato da 172 infermieri. Nessun partecipante ha risposto correttamente a tutte le domande teoriche. Solo la metà ha ottenuto un punteggio pari o superiore al 60% nelle domande teoriche e solo 36 hanno superato l'85%. Il numero medio di risposte corrette è stato 5 su 10. Le percentuali più alte di risposte corrette riguardavano domande sulla terapia anticoagulante, il trattamento dell'ictus e le scale di valutazione dell'ictus. Tuttavia, sono state identificate significative lacune nella comprensione dei sintomi dell'ictus e degli strumenti diagnostici appropriati. La sezione qualitativa ha rivelato che, sebbene il 68% avesse esperienza con pazienti colpiti da ictus, solo il 23% aveva frequentato corsi di formazione specifici sulla gestione dell'ictus. Notoriamente, la maggioranza ha espresso interesse per ulteriori corsi di formazione.

Discussione: lo studio evidenzia una significativa carenza di conoscenze tra gli infermieri dei reparti di Emergenza/Urgenza riguardo alla gestione dell'ictus, sottolineando la necessità di programmi di formazione dedicati. Nonostante alcuni elementi di educazione sulla gestione dell'ictus siano presenti nei programmi universitari italiani, esiste una chiara domanda di formazione post-laurea. L'educazione continua è essenziale per i professionisti sanitari per rimanere aggiornati sulle migliori pratiche e sulle tecnologie emergenti, garantendo un'assistenza di alta qualità ai pazienti.

Conclusioni: è presente una sostanziale lacuna nelle conoscenze degli infermieri nella gestione dei pazienti colpiti da ictus nei reparti di Emergenza/Urgenza in Italia. Questo evidenzia l'urgente necessità di investimenti in programmi di formazione mirati e la promozione di standard uniformi su tutto il territorio nazionale. Migliorare le conoscenze degli infermieri nell'assistenza intensiva e affrontare le disparità regionali è fondamentale per migliorare la qualità delle cure e gli esiti clinici per i pazienti colpiti da ictus.