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L’arresto cardiaco in ambito extraospedaliero: uno studio retrospettivo nella popolazione modenese

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##plugins.generic.dates.received##: 23 aprile 2025
##plugins.generic.dates.accepted##: 19 agosto 2025
Pubblicato: 11 dicembre 2025
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Introduzione: l’arresto cardiaco rappresenta la terza causa di morte nel mondo e in Italia colpisce circa 60.000 persone ogni anno. Si tratta di una patologia tempo-dipendente, per cui risulta essenziale la tempestività delle azioni che formano la “catena della sopravvivenza”: allarme precoce, RPC (rianimazione cardio-polmonare) precoce, defibrillazione precoce, supporto avanzato precoce. Le linee guida ERCvidenziano come i primi 2 anelli della catena siano fondamentali e di vitale importanza per aumentare le possibilità di sopravvivenza fino a quattro volte, ed evitare o ritardare l’insorgenza del danno anossico cerebrale. Lo studio in oggetto ha l’obiettivo di analizzare l’arresto cardiaco extraospedaliero nella realtà modenese nel 2022, valutando la frequenza dei pazienti che hanno ricevuto il massaggio cardiaco dagli astanti con o senza l’intervento degli operatori sanitari e la frequenza dei pazienti che hanno ricevuto manovre rianimatorie solo dagli operatori sanitari. Viene, inoltre, valutata la frequenza dei pazienti che riprendono la circolazione cardiaca spontanea (Return Of Spontaneous Circulation, ROSC), suddividendo i ROSC in base all’intervento o meno degli astanti.

Materiali e Metodi: i dati relativi agli arresti cardiaci sono stati raccolti esaminando le schede pazienti relative agli interventi di 16 ambulanze infermieristiche e 5 automediche di Modena e provincia. Sono state omesse dalla ricerca tutte le schede relative alle missioni delle ambulanze del volontariato della provincia e le ambulanze infermieristiche presenti nell’area urbana di Modena in quanto intervengono in concomitanza con un mezzo di soccorso avanzato. Le variabili prese in considerazione sono: età, sesso, codice rientro, soggetto che esegue le manovre rianimatorie, ritmo d’esordio, luogo dell’evento.

Risultati e Conclusioni: i risultati dello studio mostrano come la percentuale di ROSC nei pazienti che hanno ricevuto un massaggio precoce dagli astanti sia superiore del 12% rispetto ai pazienti che hanno ricevuto manovre rianimatorie esclusivamente dal personale sanitario (26% vs 14%), sottolineando l’importanza della formazione e dei corsi di primo soccorso rivolti alla cittadinanza, a prescindere dall’età.

 

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Come citare



L’arresto cardiaco in ambito extraospedaliero: uno studio retrospettivo nella popolazione modenese. (2025). Scenario® - Il Nursing Nella Sopravvivenza, 42(4). https://doi.org/10.4081/scenario.2025.641