La gestione infermieristica dell’assistito sottoposto ad ECMO: competenze ed esiti del trattamento. Una revisione della letteratura
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Autori
Introduzione: L’ossigenazione extracorporea a membrana (ECMO) è un dispositivo esterno che si avvale dell’uso di tecnica invasiva per il trattamento di pazienti critici, utilizzando un supporto meccanico alla funzione respiratoria e cardiocircolatoria, quando tutti gli altri trattamenti convenzionali risultano inefficaci. La gestione di questi assistiti si avvale di un team multidisciplinare e multispecialistico, al quale appartiene anche l’infermiere, e i cui membri devono essere in possesso di competenze specifiche, sostenute da un programma di formazione ed un aggiornamento continuo.
Scopo: Compendiare la letteratura per analizzare, in maniera approfondita, come primo obiettivo quali debbano essere le competenze infermieristiche nella gestione dell’assistito sottoposto alle varie tipologie di ECMO oggi disponibili e, come secondo obiettivo, delineare gli esiti del trattamento in questi pazienti ad alta complessità assistenziale.
Metodi: Revisione della letteratura consultando le principali banche biomediche: PubMed, CINAHL, Cochrane Library ed Embase, oltre alle Linee Guida ELSO (Extracorporeal Life Support Organization). Sono stati applicati criteri di inclusione rispetto alla lingua inglese ed italiana, età uguale o superiore a 18 anni.
Risultati: Dall’analisi dei 17 studi inclusi in questa revisione narrativa della letteratura è emerso come l’attività assistenziale svolta dall’infermiere ricopre un ruolo fondamentale nella gestione di questi pazienti ad alta criticità, mediante la capacità di gestire tutti gli aspetti dell’assistenza. Le competenze del professionista infermiere riguardano la somministrazione di farmaci, il possesso delle conoscenze tecniche specifiche per l’utilizzo sicuro del circuito ECMO, ed un background di perfusione per la gestione della macchina. La prevenzione e la rilevazione precoce delle complicanze degli assistiti sono gli elementi chiave per un’assistenza infermieristica, di successo, basata su un attento monitoraggio a 360°. L’aderenza alle linee guida esistenti e la standardizzazione delle procedure messe in atto dall’infermiere sono elementi fondamentali, che riducono la mortalità e migliorano gli outcomes del paziente.
Conclusioni: Per poter assistere i pazienti sottoposti ad ECMO, il professionista infermiere dovrebbe essere adeguatamente formato e specializzato. L’aggiornamento continuo delle conoscenze e il consolidamento delle competenze accrescono il valore dell’infermiere, che potrà erogare all’assistito un’assistenza attenta, precisa e consapevole, con lo scopo di migliorare gli outcomes.
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